Domanda:
Dopo il G8, quale futuro?
2007-06-13 04:25:41 UTC
Avete sentito i deludenti accordi sul clima del G8? Ma perchè non si trova un accordo decente anche con America e Cina per cercare di seguire i dettami di Kyoto?
Quattro risposte:
Coccos Reloaded
2007-06-13 07:06:33 UTC
I deludenti risultati sono anche legati al fatto che manca la conferma che esista un riscaldamento globale (pochi anni fà l'allarme era per il raffreddamento globale).



Inoltre non è dimostrato che, se il riscaldamento esiste, questo sia causato dalle emissioni antropiche.



Poi, dando quanto sopra per accertato (il che non è), parrebbe che gli obiettivi del protocollo di Kyoto siano assolutamente insufficienti ad ottenere un qualsiasi miglioramento.



Detto questo, io sono favorevole ad un corretto uso delle risorse ed a fare quanto possibile per ridurre l'inquinamento. Vorrei però riuscire a capire, con dati certi, cosa è realmente possibile fare, e cosa è necessario fare. Per esempio, ho letto autorevoli statistiche che dicono che negli ultimo 20 anni la % di territorio mondiale a foresta è diminuita, ed altre altrettanto autorevoli che dicono che è aumentata!



Una cosa invece parrebbe certa: con le centrali nucleari di 4a generazione, la produzione di scorie sarebbe irrisoria (anzi, si consumerebbero quelle esistenti), il contributo alle emissioni di CO2 nullo, il costo dell'energia diminuirebbe, il rischio 'Chernobil' inesistente.....
sesquiossidodip
2007-06-13 11:52:51 UTC
perfchè ci sono persone che non stanno a sentiore discorsi del tipo:

-se ci mettiamo tutti d'accordo, e spingiamo nello stesso senso, possiamo rallentare la rotazione della Tera e far durare il giorno 25 ore ......

si mettono giustamente a ridere, e dicono:

A cosa serve, su un treno che va a 160 Km l'ora, camminare dal fondo verso la cima, per andare a 163 e arrivare prima?

Tutto quello che noi, con impegni spaventosi, costi insostenibili ecoonomici e sociali, possiamo fare per modificare il clima terrestre, in meglio o in peggio, è esattanmebnte quello che possono fare i bambini della scuola materna, armati di secchiello, per dimuinuire la piena del Po durante i pericoli di alluvione, in ottobre.

Il nostro contributo, le cifre parlano chiarissimo, è insignificante anche preso nel suo complesso. L'effetto delle eventuali diminuzioni, è assolutamente risibile.

Però se ti diciono che DEVI armarti di secchiello, se sei un credulone, puoi pensare:

-Questo ha a cuore il nostro mondo, merita di essere votato!Tu lo eleggi, lui si è fatto la carriera, e tanto non è cambiato nulla. Per te... Per lui, si, tanto...





Mi rivolgo a Coccos, e non so farlo altrimenti che modificando la mia risposta precedente.

La difficoltà di un discorso di questo genere è semplice:

Per fare centrali nucleari sufficienti a ripulire completamente l'raria di MIlano, dovrai, fra vent'anni, rendere inagibile UN chilometro quadrato di terreno.

Apriti cielo!. Ma come si puo proporre una cosa simile? Vade retro, satana!.....

Il fatto che perdendo tra vent'anni, UN chilometro quadrato tu ne renda di nuovo perfettamente vivibili migliaia (la superficie urbana di milano) passa inosservato.

Questi sono GIA' persi. Il loro recupero non tocca piu di tanto, se per RECUPERARE loro devi poi perderne UNO.

La mamma degli sciocchi, diceva Brecht, è sempre incinta.....
soleluna
2007-06-17 20:55:26 UTC
Answers



In questi ultimi decenni, si sono verificati, una lunga serie, di cambiamenti ambientali preoccupanti; fenomeni fisici, su scala mondiale, che ci riportano, indietro, con la mente, ai grandi cambiamenti, delle ere geologiche del passato.

Questa lunga serie di mutamenti climatici, di portata planetaria, hanno iniziato, a stravolgere la geografia del pianeta, e modificano, gradatamente, vastissimi territori, compreso gli insediamenti umani, rendendoli, anche, inospitali, alla vita.

Gli scienziati, di fronte a questi scenari, preoccupanti, avevano, già, fin dall’inizio, lanciato l’allarme ambiente, denunciandone i rischi e le probabili conseguenze.

Il processo iniziale, di questi cambiamenti atmosferici e ambientali, sempre secondo gli scienziati, stanno iniziando, anche, a cambiare, repentinamente, il modo di vivere e le abitudini della popolazione umana, animale, e vegetale.

Oggi, non è, ancora, possibile sapere, o quantificare, le reali dimensioni di questi fenomeni, e gli effetti, che essi avranno, sulla vita futura, delle persone e del pianeta, forse, qualcosa di terribile e d’inimmaginabile, ci si sta prospettando, nel nostro, immediato futuro.

L’allarme ambientale, è una tragica realtà, dei nostri tempi, che coinvolge, emotivamente, tutti noi: l’aria delle nostre città è sempre più inquinata dalle emissioni degli idrocarburi, (C02), e dagli usi civili che se ne fanno, l’automobile, la fabbrica, il riscaldamento della casa, i trasporti, navali, aerei, terrestri, civili e militari.

L’allevamento e l’agricoltura, subiscono, attraverso le frodi alimentari, e l’uso, indiscriminato, delle sostanze chimiche, danni, irreparabili, e attentano alla nostra salute e a quella degli animali, e creano nuove e terribili malattie, che uccidono, ogni hanno, sempre più persone.

Le conseguenze catastrofiche, annunciate, dagli scienziati, stanno, purtroppo, progressivamente prendendo corpo, e l’impatto ambientale, sulle popolazioni, diviene, ogni anno, sempre più tragico e più esteso; e costringe, oggi, sempre più persone, a spostarsi, e a cercare, altrove, condizioni di vita migliori, e più favorevoli.

All’inizio, nessuno, avrebbe, immaginato, che la concomitanza di questi eventi naturali, con le attività umane, potesse trasformarsi, in breve tempo, in un’emergenza così grande e pericolosa.

Molti scienziati, concordano che le attività umane dei Paesi industrializzati, e l’aumento disordinato, della popolazione umana mondiale ( boom demografico), sono una delle concause, che hanno inciso, significativamente, al graduale inquinamento dell’ambiente e al riscaldamento del pianeta, (effetto serra). C’è da dire, però, che non tutti gli scienziati, condividono queste tesi, alcuni ritengono, che le attività umane, non incidono affatto, sulle condizioni climatiche e sul riscaldamento del pianeta; e che questi, sono mutamenti ciclici d’origini naturali.

Da diversi anni, è in atto, in tutti i Paesi, la lotta a queste emergenze, purtroppo, però, i risultati sono deludenti, perché incontrano forti resistenze corporative, perché, sono troppo grandi, gli interessi economici, e troppo importanti, e vitali, le strategie militari, ciò che manca, purtroppo, è la volontà di molti Paesi industrializzati, di impegnarsi su questi problemi, e le ragioni, sono note a tutti, e sono soprattutto, politiche, economiche, strutturali ed egemoniche

Il nuovo ordine mondiale, oggi, purtroppo, fa un uso indiscriminato delle nuove tecnologie, gestisce, iniquamente, le risorse energetiche, e idriche del pianeta, e producono disuguaglianze, su scala planetaria, costringendo tutte le popolazioni, quelle meno ambienti, a vivere ai margini delle società, in condizioni di disagio e di povertà estrema; genera l’emarginazione sociale, e avviano, insieme ai cambiamenti ambientali, i grandi flussi migratori.

















L’umanità ha sempre convissuto con le guerre, le malattie, le povertà, ritenendole calamità inevitabili, ed ancora, oggi, purtroppo, sono troppi, sono i conflitti bellici, economici, in atto nel mondo, e tutti sono legati, allo sfruttamento del territorio, delle acque, e delle risorse energetiche.

Spesso, all’interno di questi grandi conflitti economici, c’è la presenza delle grandi mafie, che hanno tutto altro interesse e sono d’ostacolo, all’attuazione delle grandi opere, e dei grandi, interventi, necessari allo sviluppo sociale, e alla conservazione della pace e dell’ambiente.

Solo l’impegno determinato della comunità internazionale, attraverso la cooperazione di tutti, imprenditori, industriali, associazioni, mondo politico, economico, scientifico, potrebbe, forse, riuscire, in quest’impresa ardua, ed evitare i pericoli che si vanno prospettando nel prossimo futuro.

Le sfide, che l’umanità, oggi, deve affrontare sono tante e molto grandi, ed hanno molte incognite, di non facile soluzione, ma non impossibili: per iniziare il risanamento dell’ambiente e diminuire l’inquinamento, e il riscaldamento del pianeta, ad esempio, è sufficiente, come inizio, ridurre, le emissioni degli idrocarburi, e limitare la deforestazione, del pianeta, da parte dell’uomo. Siamo tutti consapevoli che le richieste energetiche mondiali vertono tutte sugli idrocarburi e sul nucleare, e tutti noi, sappiamo quali danni hanno prodotto gli idrocarburi, e quali pericoli nascondono il nucleare. Siamo, anche, tutti consapevoli che queste due fonti energetiche devono essere sostituite con altre fonti energetiche più sicure e non inquinanti, e questo compito spetta alla scienza. Una domanda, a questo punto, sorge spontanea: vi saranno nuove guerre, nuovi drammi, affinché tutto questo, possa realizzarsi? Tutti noi confidiamo nella cooperazione tra i popoli, e tutti noi auspichiamo che la scienza, ancora una volta, viene in aiuto, a queste problematiche.
2007-06-13 11:50:44 UTC
guarda me lo kiedo anke io ma se nn ci sbrighiamo a trovare una soluzione la terra va affumicata!


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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