I sistemi di smaltimento oggi impiegati per il polistirolo sono essenzialmente:
- riutilizzo per la fabbricazione di espansi: possibili entro certe percentuali e per certi impieghi, per scarti e rifiuti puliti;
- trasformazione in ammendanti per terreni, essenzialmente come:
- substrato e bonifica del terreno,
- ausiliario per il compostaggio,
- drenaggio.
Secondo l’impiego i rifiuti di polistirolo vengono macinati a granulometrie diverse;
- fusione e granulazione per ricavarne materiale da stampaggio o estrusione per manufatti di limitate esigenze;
- combustione con eventuale ricavo di energia: 1 Kg di EPS equivale a 1,2-1,4 litri di olio combustibile;bruciato negli impianti di incenerimento produce soltanto acqua e anidride carbonica;
- discarica: l’EPS polistirene - polistirolo espanso, favorendo l’areazione, accelera la decomposizione delle sostanze organiche della discarica e per parte sua non è nocivo né all’aria né al terreno, né alle acque sotterranee.
I problemi dello smaltimento dei rifiuti di EPS sono attualmente soprattutto problemi logistici per l’organizzazione della raccolta dei rifiuti e il loro avvio nelle migliori condizioni all’impianto di riciclaggio; a questo scopo in vari paesi vi sono già apposite organizzazioni.